LEGAMBIENTE SULLA MANCATA RISPOSTA ALL’INTERROGAZIONE SUL METAURO
Nessuna risposta dall’Assessore Tonelli. Legambiente attende ora una documentazione scritta.
Giovedì 30 luglio è stata presentata la nostra interrogazione sul fiume Metauro, sottoscritta da numerosi Capigruppo Consiliari e presentata dal Consigliere incaricato alle politiche ambientali, Giovanni Clini. Nonostante attendessimo da tempo una risposta su un tema tanto delicato, tale risposta non è ancora arrivata. Pur apprezzando l’impegno dell’Assessore Tonelli a rispondere per iscritto, ci saremmo aspettati almeno un sintetico resoconto della situazione da noi denunciata, unita magari ad una posizione dell’Amministrazione sul tema, così come richiesto dall’Interrogazione.
Il Circolo di Legambiente ora attende al più presto questa risposta scritta, con eventuale documentazione, che possa far luce su che tipo di lavori si stanno svolgendo lungo il fiume Metauro. Ricordiamo inoltre che il nostro sopralluogo è stato svolto ormai più di un mese fa, provvedendo immediatamente a contattare l’Assessore per avere delucidazioni in merito e non ottenendo risposta. L’interrogazione, protocollata ormai da tempo, avrebbe comunque dato il tempo per reperire almeno una parte di materiale necessario ad una risposta.
Ringraziamo tutti i Consiglieri che hanno sostenuto la nostra iniziativa in Consiglio Comunale. Così come ringraziamo anche coloro che hanno voluto sottoscrivere, con una mozione d’ordine in Consiglio Comunale, l’importanza di una risposta, quando richiesta e prevista. Sperando di ottenere quanto prima una risposta soddisfacente, specie su una delega tanto delicata, come quella del contratto di fiume, riportiamo le nostre domande dell’interrogazione:
– Per conoscere nel dettaglio quali lavori siano previsti e si stanno svolgendo lungo il fiume Metauro in
questo periodo;
– Per i lavori che vanno a incidere pesantemente su aree NATURA 2000, come in questo caso, è prevista la
VINCA, valutazione d’incidenza, introdotta dall’articolo 6 della direttiva Habitat e dall’articolo 6 del D.P.R. 12
marzo 2003 n.120, quali sono state le conclusioni di questa su l’area indicata;
– Se il Comune di Fano, così come la Provincia di Pesaro-Urbino e la Regione Marche, sia a conoscenza della
situazione di inquinamento in cui versa il fiume Metauro;
– Se la questione è stata rilevata nel contratto di fiume, il quale, come ricordato, avrebbe un ruolo chiave nel
controllo e valorizzazione dei nostri bacini fluviali;
– Quali operazioni di Bonifica siano previste per le zone umide del territorio di competenza del Comune di
Fano;
– Che valutazione esprime l’Amministrazione sulla situazione attuale.
Legambiente Fano – Circolo Idefix