Lodovichetti vince il “Premio della Critica” al Festival musicale Lunezia e annuncia un progetto importante per la città
Si è svolta domenica 29 ottobre, presso il Teatro Civico di La Spezia, la serata conclusiva del Premio Lunezia, prestigioso festival musicale nato nel 1997, con il battesimo artistico di Fernanda Pivano e Fabrizio De André, che nel corso degli anni ha ospitato i migliori artisti, musicisti, cantautori e band nazionali.
Andrea Lodovichetti, con il brano “Direzioni” ha ricevuto il premio della critica per la sezione “Autore di Testi”. Il testo, palindromo, sottintende la sempiterna compresenza di una doppia direzione, nella consapevolezza che ogni pavimento possa essere anche tetto, se il sistema viene considerato capovolto. Parla di Amore universale, dell’ascolto di sé stessi, del vedersi per vedere e del cambiarsi per cambiare: primi “passi magici” – parafrasando Castaneda – che possono destare dal torpore e far capire quanto sia opportuno proteggersi i piedi con delle scarpe robuste piuttosto che pretendere di ricoprire di tappeti ogni angolo del pianeta.
Una grande gioia, soprattutto perchè la notizia è giunta del tutto inaspettata. Chissà se -dice Lodovichetti- per l’edizione dell’anno prossimo e come mi è stato caldamente suggerito, questo testo possa essere interpretato e concorrere per la categoria Cantautori.
Un altro componimento poetico di Lodovichetti, in dialetto fanese, intitolato “él retâr de foravìa” (il retaio che viene da lontano) è stato recentemente proposto ed intepretato dalla bravissima Elisa Ridolfi, anch’essa fanese, con gli arrangiamenti del Maestro Andrea Alessi ed ha riscosso un grande successo. Il brano non si riferisce esclusivamente all’attuale tema dei migranti ma vuole rappresentare la vicinanza, l’abbraccio a coloro che sono lontani, magari anche “solo” da sé stessi e che hanno bisogno di… tornare a casa.
Periodo particolarmente creativo e produttivo per Lodovichetti che, nel frattempo, sta partecipando anche ad un importante concorso d’arte contemporanea, per il quale si attendono gli esiti, con una composizione integrata di fotografia e testo a tema ambientale, intitolata “Terra, 2076” e realizzata in collaborazione con la fotografa fanese Michela Pascucci.
Per l’immediato futuro – conclude il regista – tra le tante cose siamo orgogliosi di aver iniziato i lavori di un importante progetto per la nostra città, del quale avremo modo di parlare presto. Il lavoro vede come autori il sottoscritto insieme a Luca Caprara e Nicola Nicoletti, coadiuvati da una squadra di professionisti fanesi: Giovanni Furlani, Michele Conti, Francesco Montesi tra questi.