Marche Film Commission presenta all’European Film Market di Berlino il documentario “Siamo qui, siamo vivi”
Un documentario che ripercorre attraverso interviste, testimonianze e materiale d’archivio, l’incredibile vicenda di Alfredo Sarano, segretario della comunità ebraica di Milano che salvò la vita a 14.000 ebrei milanesi, rifugiandosi con la sua famiglia nel convento del Beato Sante di Mombaroccio. Qui si incrocia la straordinaria storia di Erich Eder, giovane sottufficiale della Wehrmacht, la cui azione sarà fondamentale nel determinare la salvezza della famiglia Sarano e dei 300 civili rifugiati nelle grotte del santuario. Eder non obbedì agli ordini del Reich e non rivelò la presenza di ebrei nel rifugio.
Il documentario, voluto fortemente dal produttore americano Arman Julian, è tratto dall’omonimo libro del giornalista marchigiano Roberto Mazzoli, che ha attinto dai diari di Alfredo Sarano, custoditi in un cassetto dalle sorelle Matilde, Miriam e Vittoria e ritrovati dopo quasi 80 anni.
“Questa storia indimenticabile è stata nascosta per anni. Nel suo diario, Alfredo racconta come lui e Diana, sua moglie, abbiano dovuto sacrificare la loro vita e la loro famiglia per salvare gli altri. Porta anche alla luce l’esistenza di Erich Eder, giovane ufficiale della Wehrmacht di soli 21 anni, membro della gioventù hitleriana da quando era bambino. Ho prodotto questo documentario per far conoscere una storia straordinaria e promuovere il lungometraggio che ne sarà tratto e che verrà girato per la fine di quest’anno con le principali star di Hollywood nella Regione Marche”, dice il produttore Arman Julian.
La regia del documentario è di Daniele Ceccarini, che ha voluto raccontare la storia, evidenziandone la forza umana e l’insegnamento etico: saper scegliere il bene, anche quando è difficile e rischioso, facendo la differenza. “Le vite di Alfredo Sarano ed Erich Eder si sono solo sfiorate, ma le loro scelte hanno creato qualcosa di miracoloso, rischiando entrambi la vita per compiere il bene, il giusto e salvare delle vite umane. Entrambi non erano a conoscenza della scelta che avrebbe compiuto l’altro, ma hanno comunque agito per il bene”, sono le parole del regista.
Il documentario, patrocinato da Marche Film Commission – Fondazione Marche Cultura, verrà presentato all’European Film Market di Berlino il 22 Febbraio 2023, al CinemaxX di Potsdamer Str. 5 alle ore 16
Introdurrà l’evento Francesco Gesualdi, responsabile di Marche Film Commission, che afferma: “Sostenere un progetto come il documentario “Siamo qui, Siamo vivi” è, per la Marche Film Commission, un onore e una grande opportunità. Un onore perché si racconta una storia che ha nobilitato una comunità e un territorio, un’opportunità perché questo documentario consente di far conoscere un eroe dei nostri tempi che per salvare dei perseguitati dai nazisti, ha messo a repentaglio la sua vita. Le Marche sono una terra di pace che ha ospitato tante storie e gesti di generosità ed eroismo. La Film Commission intende sostenere progetti capaci di far conoscere la vita dei grandi personaggi che hanno onorato la nostra terra”.
La storia, infatti, si svolge nel pesarese, in particolare nel convento del Beato Sante di Mombaroccio.
Parteciperà all’evento anche il Presidente di Fondazione Marche Cultura, Andrea Agostini. “Sarà un privilegio proporre a Berlino un’opera che incarna perfettamente le finalità della Fondazione. È tributo alla memoria di questa terra, che si inserisce nei grandi e tragici eventi storici del secolo scorso; è valorizzazione di una produzione di alta qualità, è vetrina per le Marche nel mondo. Non dimentichiamo poi che questo documentario apre la strada al lungometraggio su questa storia emozionante, una grande produzione internazionale che si girerà quest’anno”.
Nel corso della presentazione, ci sarà un intervento dell’Assessore alla cultura della Regione Marche, Chiara Biondi. “La presenza delle Marche all’European Film Market di Berlino è motivo di grande soddisfazione. La storia raccontata da questo documentario ripercorre una pagina poco conosciuta e che merita senz’altro tutta l’attenzione del grande pubblico. Ciò che vogliamo fare nel settore audiovisivo è proprio questo: sfruttarne le potenzialità per fare conoscere le Marche in Italia e all’estero. L’investimento di 16 milioni di euro da fondi europei e la collaborazione con la Fondazione Marche Cultura avranno questo obiettivo”.