MUSICA E IMPEGNO CIVILE: SONA JOBARTEH CHIUDE FANO JAZZ BY THE SEA
Sarà come di consueto una grande festa della musica in mezzo alla natura: domenica 31 luglio (ore 21.15, ingresso libero) la XXX edizione di Fano Jazz By The Sea chiude i battenti nel Parco della Golena del Furlo di Acqualagna, passando il testimone alla rassegna Terre Sonore, che fino al 27 agosto proporrà numerosi concerti in tutta la Provincia di Pesaro e Urbino.
Protagonista del concerto alla Golena del Furlo sarà la cantante, nonché suonatrice di kora, Sona Jobarteh, coadiuvata da Eric Anthony Appapoulay alla chitarra acustica, Andi McLean al basso, Jose Carlo Joyette alla batteria e da Mamadou Sarr alle percussioni. In occasione dell’evento sarà attivo un servizio navetta dal parcheggio Abbazia di San Vincenzo e Ristorante Birra del Pozzo.
Sona Jobarteh è la prima donna a suonare professionalmente la kora, l’arpa liuto a 21 corde simbolo dell’Africa Occidentale.
Nipote del grande maestro griot maliano Amadu Bansang Jobarteh, cugina di Toumani Diabaté, è anche una brava cantante e compositrice. Nel mescolare musica tradizionale, blues e Afropop, l’intento di Sona Jobarteh è preservare e innovare un immenso patrimonio culturale, per aspirare a un futuro migliore.
Lo spirito del suo lavoro musicale si erge sulle possenti spalle della tradizione griot, archivi viventi del popolo gambiano: la sua dedizione alla diffusione di potenti messaggi umanitari attraverso le sue canzoni e le sue coinvolgenti esibizioni sul palcoscenico la rendono molto più di una musicista. Sona è infatti anche attiva sul fronte dell’impegno sociale e ha fondato The Gambia Academy, un’istituzione pionieristica dedicata al raggiungimento delle riforme educative in tutto il continente africano.
Inoltre, è stata chiamata a intervenire a eventi di alto profilo in tutto il mondo, compresi i vertici per le Nazioni Unite, l’Organizzazione mondiale del commercio e l’UNICEF. Musica e impegno civile sono dunque un tutt’uno per questa formidabile artista.