Partito coi fondi europei “Make in Class”: a Fano arrivano da Germania, Malta e Spagna
Si chiama “Make in Class – Developing maker-based learning paths in class to prevent early school leaving” ed è il nuovo progetto europeo avviato questa mattina al complesso monumentale del San Michele, presso la sede distaccata dell’Università degli Studi di Urbino, coinvolgendo partner italiani, maltesi, spagnoli e tedeschi. Il workshop è stato aperto dai saluti dell’assessore alle Politiche Comunitarie Caterina del Bianco in rappresentanza col funzionario amministrativo Roberta Galdenzi del Comune di Fano, che vi partecipa mettendo a disposizione la sua esperienza di FabLab (laboratorio della Musica e della Tecnologia) e gestendo anche 40 mila euro di fondi europei intercettati attraverso il suo Ufficio Europa. Per quest’ultimo era presente Davide Frulla, accompagnato da altre due realtà fanesi in questo percorso progettuale co-finanziato dal “Programma Erasmus+ – Key Action 2 (Cooperation for Innovation)”. Si tratta del Polo Scolastico 3, partner alla pari dell’amministrazione comunale rappresentato nello specifico dal docente Loris Penserini, e dell’Ente di Formazione Co.meta, che svolge un ruolo di coordinamento con uno staff composto da Giulio Gabbianelli, Marica Sabbatini ed Erika Landini. Il tema del progetto, che durerà 25 mesi per concludersi nell’ottobre del 2020, sono i giovani. Esso ha lo scopo di realizzare attività di supporto a studenti ed insegnanti per incentivare processi di inclusione e di miglioramento delle “competenze chiave”, con il fine ultimo di combattere l’abbandono scolastico e lo scarso rendimento oltre che di attirare i cosiddetti Neets, ossia quelle persone non impegnate in alcun modo nello studio, né nel lavoro e neppure nella formazione. Le delegazioni di Valencia, Monaco e Malta hanno ricevuto anche il benvenuto del presidente dell’Associazione Amici Senza Frontiere di Fano Massimiliano Barbadoro.