Potatura? Si fa in “tree climbing”
Una dimostrazione sulla potatura acrobatica degli alberi. Questa mattina alla Rocca Malatestiana, L’AIDTPG – Associazione Italiana Direttori e Tecnici Pubblici Giardini insieme all’assessora al Verde hanno voluto effettuato una potatura dimostrativa utilizzando la tecnica del “tree-climbing”, ossia senza l’utilizzo di piattaforme o scale.
“Per gli alberi – chiosano i rappresentanti dell’AIDTPG – le potature sono un trauma, quindi il taglio di un ramo vivo deve essere eseguito soltanto quando è necessario e da parte di operatori esperti che conoscono e rispettano precise regole. L’albero non potato non è pericoloso, l’albero ‘capitozzato’ lo può diventare. Gli alberi in città ci forniscono tanti benefici tra cui il raffrescamento, ombreggiamento, trattenuta degli inquinanti, ma ‘funzionano’ soltanto se non vengono trattati come olivi o altre piante che devono fornire un frutto”.
“Il tree climber – afferma l’assessora al Verde Barbara Brunori – è un ‘alpinista-potatore’ che conosce struttura e biologia degli alberi e quindi si arrampica, in condizioni di sicurezza, per tagliare rami soltanto dove è necessario, evitando così di danneggiare la chioma. Uno dei vantaggi di questa tecnica è la possibilità di effettuare interventi anche nelle situazioni più difficili, quali quelle ad esempio in cui è necessario potare rami all’interno di chiome grandi e molto dense oppure dove non è possibile entrare con le piattaforme aeree”.