TRA ALMA E RENATE PREVALE LA PAURA E DOMENICA A PESARO SARA’ DERBY SALVEZZA

ALMA JUVENTUS FANO-RENATE 0-0

ALMA JUVENTUS FANO (3-5-2): Sarr; Sosa, Konate, Magli; Clemente, Selasi, Ndiaye (1’st Filippini), Tascone (29’st Acquadro), Liviero (44’st Setola); Scardina (20’st Morselli), Ferrante (20’st Mancini). A disp.: Mariani, Vitturini, Diallo, Celli, Cernaz. All.: Brini.

RENATE (4-3-3): Cincilla; Guglielmotti (39’st Saporetti), Caverzasi, Priola, Vannucci; Simonetti (39’st Quaini), Pavan, Rossetti; Venitucci (29’st Pattarello), Spagnoli, Piscopo (33’st Finocchio). A disp.: Vinci, Teso, Anghileri, Gomez, Rada, Caccin, Li Gotti, Vassallo. All.: Diana (squalificato).

ARBITRO: Acanfora di Castellammare di Stabia.

NOTE: ammoniti Scardina, Spagnoli, Pavan; angoli 4-3; recupero 0’+4’; spettatori 850 circa.

Prevale la paura nel delicatissimo scontro salvezza tra Alma e Renate (nella foto schierate sul prato del “Mancini” durante il minuto di silenzio per la commemorazione delle vittime del terremoto in Abruzzo di 10 anni fa), che si annullano a vicenda lasciando inoperosi i propri portieri. Finisce forse col risultato più scontato alla vigilia, considerato le difficoltà in zona gol palesate nel corso del campionato tanto dai granata quanto dai nerazzurri. La classifica comunque si accorcia ulteriormente al termine di questa quintultima giornata, dato che adesso a soli tre punti da Sosa e compagni c’è pure quella Vis loro prossima avversaria domenica al Benelli in un derby che si preannuncia al fulmicotone. La quarta Alma di Brini, alla terza uscita in una settimana, manca ancora dei lungodegenti Voltolini, Lazzari e Da Silva. Ad essi nella lista degli assenti vanno stavolta aggiunti Lulli e Maldini, l’uno squalificato e l’altro acciaccato. In compenso rispetto alla vittoria infrasettimanale sulla Fermana rientra Celli, lasciato però in panchina. L’unica novità è rappresentata dal ’96 Selasi, inserito in una mediana all’insegna della linea verde con ben quattro under. Il Renate di Diana è invece sempre orfano del centrocampista Doninelli e della punta De Sena, mentre il bomber Gomez è seduto accanto al proprio allenatore limitato com’è da perduranti noie fisiche. Per il primo tentativo occorre aspettare il 10’, quando Tascone conclude centralmente da fuori area dopo aver un po’ rallentato un promettente contropiede. E’ l’unico sussulto di una interminabile fase di studio, nella quale gli ospiti appaiono se non altro più spigliati nel palleggio. La manovra fanese è infatti farraginosa, con troppi lanci e scarsa presenza sulle seconde palle. Timori, vento e fondo irregolare fanno il resto, contribuendo ad offrire uno spettacolo tutt’altro che entusiasmante. Al 44’ nasce così dal nulla un pericolo per Sarr, preoccupato da un tiro-cross di Guglielmotti che sfila largo di un soffio. Al 10’ della ripresa ci riprova Tascone in situazione analoga a quella del primo tempo, con medesimo esito. I granata insistono, inducendo quasi all’autogol Guglielmotti al 12’ sull’insidioso angolo di Liviero. E’ comunque un fuoco di paglia, perché di lì in avanti si torna ad assistere ad una sorta di replay di quanto visto sino all’intervallo nonostante il generoso sforzo offensivo dei padroni di casa. Il match si ravviva giusto nel finale, proprio con l’Alma protesa in avanti alla ricerca del risultato pieno, per una soluzione al volo di Spagnoli alta sullo spiovente di Quaini al 46’ ed un sinistro in corsa di Vannucci sballato nella mira a recupero quasi scaduto. Questo, aspettando il posticipo di stasera tra Virtusvecomp Verona ed Imolese, il nuovo quadro in fondo alla graduatoria del girone B a quattro turni dalla chiusura della regular season: Albinoleffe, Vis Pesaro e Giana Erminio 37, Virtusvecomp Verona 36, Renate 35, Fano e Rimini 34.

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