UN COLPO DI GENIO DI TENKORANG RISOLVE PER L’ALMA IL REBUS MATESE
ALMA JUVENTUS FANO-MATESE 1-0
ALMA JUVENTUS FANO (3-4-1-2): Viscovo; Mancini, Tomassini, Riggioni; Zanni (24’st Badan), Urbinati, Gonzalez, Roberti (47’st Antonioni); Zammarchi (18’st Padovani); Cardinali (10’st Brunetti), Tenkorang. A disp.: Bellucci, Saponaro, Malshi, Zingaretti, Cannavaro. All.: Scorsini.
MATESE (4-3-3): Palombo; Santoni (44’st Orlando), Guarino, Gagliardini, Lesi; Marcucci (44’st De Lucia), Ricciardi, Bracaglia (36’st De Martino); Iacovoni, Iadaresta (36’st Langellotti), Napoletano (22’st Gomis). A disp.: Verzamanis, Siena, Passewe, D’Andrea. All.: Urbano.
ARBITRO: Jusufoski di Mestre.
RETI: 42’st Tenkorang (A).
NOTE: ammoniti Urbinati, Ricciardi; angoli 11-0, recupero 0’+5’; spettatori 400 circa, di cui una decina ospiti.
Ha il merito di crederci sino in fondo l’Alma, che risolve il rebus Matese nel finale grazie ad una magia di Tenkorang regalandosi una preziosissima affermazione nel ricordo dello scomparso Tiziano “Tullo” Bertulli. I tre punti incamerati consentono ai granata di uscire dalla zona playout, aumentando pure la loro autostima dopo aver battuto un avversario ostico che veniva da tre vittorie consecutive. Mister Scorsini è peraltro costretto a rinunciare per noie fisiche ad Allegrucci, Pensalfini e Serges. Forse anche per questo motivo ripropone il 3-4-1-2 varato in corso d’opera nell’1-1 di Notaresco, ma con Zanni nell’inedito ruolo di esterno e Zammarchi trequartista. Il resto dell’undici di partenza è lo stesso mandato in campo inizialmente in Abruzzo, rivisitato in diversi interpreti invece nel superamento del turno di Coppa Italia di mercoledì contro la Samb. Formazione tipo al contrario per il tecnico matesino Urbano, che col succitato tris di successi ha scacciato le preoccupazioni generate dalle altrettante sconfitte di avvio campionato. La proverbiale fase di studio è interrotta da un botta e risposta, al 13’ di Iacovoni ed al 15’ di Tenkorang, sebbene in entrambi i casi con mira sballata. Al 20’ interessante spunto sulla sinistra di Roberti per Tenkorang, che irrompendo all’altezza del primo palo non trova la porta. In questo segmento di match i fanesi sono piuttosto propositivi, collezionando una serie di angoli che però non riescono a sfruttare come in altre situazioni complice la notevole stazza dei verdeoro. Attorno alla mezzora sono proprio questi ultimi a farsi minacciosi, al 25’ con una fiondata su punizione di Ricciardi per l’incornata di poco alta di Guarino ed al 29’ con una girata sporca di Marcucci non troppo larga sul tiro al volo di Santoni. Al 34’ c’è poi materiale da moviola sull’energica spinta da tergo in area di Guarino ai danni di Tenkorang, sulla quale l’arbitro sorvola. Al 5’ della ripresa Jusufoski ignora un altro fallo su Tenkorang, stavolta a centrocampo, dando il via ad un capovolgimento concluso da Napoletano con un fendente dal limite ben gestito da Viscovo. Al 19’ altro brivido per la retroguardia dell’Alma sulla sfortunata caduta di Zanni che favorisce Iacovoni, provvidenzialmente rintuzzato da Mancini. Regna comunque un sostanziale equilibrio, spezzato al 42’: ci pensa Tenkorang con un sinistro a giro dai venti metri, che, preceduto dal contrasto aereo vinto da Padovani e dalla giocata di tacco di Brunetti, sorprende a fil di montante Palombo. E nella prossima giornata si alzerà ancora l’asticella, scendendo nella tana della capolista Chieti.