UN’ALMA SOLIDA E CAPARBIA PIEGA IL TERMOLI

ALMA JUVENTUS FANO-TERMOLI 1-0

ALMA JUVENTUS FANO (3-5-2): Viscovo; Mancini, Tomassini, Riggioni; Pensalfini, Gonzalez (48’st Badan), Urbinati, Zanni (33’st Zammarchi), Roberti (26’st Malshi); Cardinali (19’st Allegrucci), Tenkorang (44’st Padovani sv). A disp.: Bellucci, Saponaro, Zingaretti, Cannavaro. All.: Scorsini.

TERMOLI (3-5-2): Lombardo; Hutsol (38’st Grossi), Sicignano, Caiazza (11’st Esposito); Maiorino, Gabrielli, Scoppa, Monteiro (5’st Garzia), Barchi (13’st Izquierdo); Vitiello (21’st Bentos), Hernandez. A disp.: Sarracino, Raucci, Allegretti, Rodriguez. All.: Martino.

ARBITRO: Borghi di Modena.

RETI: 6’st Urbinati (A).

NOTE: ammoniti Monteiro, Caiazza, Maiorino, Pensalfini, Hutsol; angoli 2-2, recupero 1’+4’; spettatori 400 circa, di cui una cinquantina ospiti.

L’Alma fa suo il delicato scontro diretto col Termoli incamerando tre punti che pesano tanto in prospettiva salvezza, anche perché conquistati al termine di una settimana in cui il Giudice Sportivo gliene aveva tolti altrettanti per il pasticcio di Fossombrone. La rete che decide il duello è fortunosa, ma la vittoria dei fanesi è legittima nella sostanza. Mister Scorsini continua ad essere privo di Brunetti e Serges, mentre finalmente torna disponibile Padovani (che entrerà negli ultimi minuti) ad un anno esatto dall’infortunio ed undici mesi dall’intervento. Quanto alle scelte, diversamente dallo 0-0 con la Samb il tecnico granata propone uno schieramento più offensivo con Cardinali di punta assieme a Tenkorang. L’allenatore giallorosso Martino rimescola invece le carte, passando anche dal 4-3-3 al 3-5-2 col sacrificio iniziale dell’atteso ex Esposito. La tensione in campo per il valore della posta in palio è palpabile sin dal calcio d’avvio, così il primo quarto d’ora si svolge piuttosto caoticamente. Non accade comunque nulla fino al 18’, quando Cardinali, innescato dalla sponda di Tenkorang, manca di un soffio la porta dal limite. Gli replica al 21’ Hernandez, che, accentrandosi, lambisce il montante con un fendente dai venti metri. Dopodiché si assiste nuovamente a fasi frenetiche, con nessuna squadra in grado di impensierire l’altra e quella termolese favorita nel suo atteggiamento ostruzionistico (leggi adozione del fallo sistematico) da un arbitro magnanimo. Al 41’ però si registra un’improvvisa fiammata ospite sul rimpallo vinto ai danni di Riggioni da parte di Hernandez, il cui tiro è poi neutralizzato da Viscovo dopo esser stato smorzato da Tomassini. Negli spogliatoi ci si rientra col dubbio per il sospetto contatto avvenuto in area molisana, dove Riggioni va giù forse cinturato da Scoppa. In apertura di ripresa è Cardinali a cercare di rompere subito gli indugi, con un’insistita percussione culminata con una conclusione larga. Al 6’ matura il vantaggio dell’Alma, sugli sviluppi dell’angolo di Gonzalez, con una carambola tra Urbinati, Scoppa e Barchi che si spegne alle spalle dell’impietrito Lombardo. Al 14’ i granata potrebbero raddoppiare con Mancini, che centra il portiere avversario sulla punizione del solito Gonzalez. Al 23’ c’è lavoro pure per Viscovo, reattivo nell’allontanare l’insidioso traversone di Esposito. Lo stesso Esposito, oscurato dalla retroguardia fanese, si riaccende in pieno recupero, generando una mischia chiusa dalla chance fallita clamorosamente da Gabrielli.

 

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