Ventennale della Riserva Naturale Statale “Gola del Furlo”, inaugurato murale e riuniti i protagonisti che hanno contribuito alla nascita e crescita dell’area protetta
Il presidente della Provincia Giuseppe Paolini: “Dobbiamo far sì che la Riserva diventi sempre più accessibile ad un turismo rispettoso dell’ambiente”. Il videomessaggio del sottosegretario alla Transizione ecologica Ilaria Fontana: “Il Ministero è al vostro fianco”
I festeggiamenti per i 20 anni della “Riserva naturale Statale Gola del Furlo”, istituita nel 2001 dal Ministero dell’Ambiente e gestita dalla Provincia di Pesaro e Urbino, hanno visto, oltre ai numerosi appuntamenti ludici, sportivi, naturalistici, musicali, culturali, artistici ed enogastronomici, anche un momento istituzionale promosso dalla Provincia e dalla Riserva sabato pomeriggio alla Golena del Furlo, alla presenza di quanti hanno condiviso questi venti anni di percorso. L’incontro è stato preceduto dall’inaugurazione, nel giardino del Museo del Territorio “Lorenzo Mannozzi Torini”, in via Flaminia, di un murale dedicato alla fauna e flora del Furlo, realizzato dagli studenti del liceo artistico “Scuola del libro” di Urbino Luca Casadio, Lorenzo Mini, Valeria Lani e Nicole Torcoletti, sotto la guida del professor Andrea Passanisi, presenti insieme alla dirigente scolastica Bianca Maria Pia Marrè.
Tra gli intervenuti all’incontro, oltre al presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Giuseppe Paolini e al direttore della Riserva Maurizio Bartoli, l’onorevole Maurizio Cattoi, già comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato poi diventato Corpo Carabinieri Forestale, l’assessore regionale all’Ambiente Stefano Aguzzi, il consigliere regionale Giacomo Rossi, gli ex presidenti della Provincia Palmiro Ucchielli e Daniele Tagliolini, i sindaci di Acqualagna Luca Lisi e Fermignano Emanuele Feduzi, l’assessore del Comune di Fossombrone Rolando Cornettone, il comandante provinciale del Gruppo Carabinieri Forestale tenente colonnello Giuseppe Tedeschi insieme agli ex comandanti provinciali Carlo Carbini e Gabriele Guidi, il presidente del Gal Montefeltro Sviluppo Bruno Capanna, il presidente di “Piattaforma Solidale” Massimo Domenicucci ed altri rappresentanti di enti e associazioni che ruotano intorno all’area protetta.
“Ringrazio – ha detto il presidente della Provincia Giuseppe Paolini – quanti hanno lavorato per rendere questo luogo ciò che è oggi. Il Furlo è una delle eccellenze naturalistiche del nostro territorio, insieme alle Marmitte dei Giganti rappresenta l’eccellenza delle eccellenze. Dobbiamo fare in modo che sia sempre più accessibile ad un turismo rispettoso dell’ambiente. La Golena è stata tappa, nei giorni scorsi, del ‘Cammino del Duca del Montefeltro’ promosso dall’Università degli Studi di Urbino. Con l’Università ‘Carlo Bo’ vogliamo avere una stretta collaborazione per un supporto non solo scientifico”.
“Abbiamo fortemente voluto – ha detto il direttore della Riserva Maurizio Bartoli – ritrovarci qui con quanti sono stati protagonisti in questi 20 anni della gestione dell’area protetta. Un percorso che parte da lontano e che ha visto anche importanti riconoscimenti, come l’approvazione nel 2014 del Piano di gestione e regolamento attuativo della Riserva da parte del Ministero dell’Ambiente, l’assegnazione nel 2017 della Carta Europea del Turismo Sostenibile da Europark Federation e la medaglia del presidente della Repubblica Mattarella nel 2019 per il 3° ‘Raduno nazionale delle Joelette’. La strategia ‘Natura protetta alla portata di tutti’ ha fatto sì che l’area diventasse uno spazio aperto, con attività sostenibili ambientalmente. Un ringraziamento a tutti quei soggetti che hanno contribuito con le loro iniziative a rendere ricco e vario il programma del ventennale”.
Alla Golena è stato poi proiettato un videomessaggio del sottosegretario al Ministero della Transizione ecologica Ilaria Fontana: “Venti anni di passione, professionalità, buone pratiche per valorizzare un’area così preziosa sono la fotografia di come la protezione della natura possa sposarsi con una promozione territoriale. Il Ministero è al vostro fianco, non vedo l’ora di venire personalmente per fare gli auguri alla Riserva”. Massima disponibilità al confronto e alla collaborazione anche dall’assessore regionale all’Ambiente Stefano Aguzzi, che ha evidenziato come parchi, riserve e aree protette meritino da un lato una cura ed una manutenzione, dall’altro di essere vissuti, nel rispetto dell’ambiente. Si è poi complimentato per il percorso fatto per rendere la Riserva accessibile anche a persone con difficoltà motoria attraverso le joelette.
Tanti gli interventi che si sono susseguiti, volti anche a ripercorrere la storia di un territorio che fino ai primi decenni del ‘900 era arido e senza alberi e che venne reso demaniale e forestale dopo un forte intervento dello Stato, con l’acquisto di terreni dai contadini che stavano abbandonando le campagne. Acquisizioni a cui contribuì ampiamente anche Lorenzo Mannozzi Torini (ispettore generale del Corpo Forestale dello Stato e precursore della tartuficoltura moderna), a cui è dedicato il Museo del Territorio.