DA FANO A HOUSTON… AMICI SENZA FRONTIERE…
Secondo i dati a disposizione dell’AIRE, l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, sono oltre 3 mila i fanesi che vivono fuori dai confini nazionali. Per i più il legame con la terra natia è però rimasto forte, quasi indissolubile, al punto da spingerli a tornare appena gli è possibile anche se solo per qualche giorno. Coi loro appassionati racconti su Fano sono per altro i primi perfetti testimonial della nostra città, ma allo stesso tempo svolgono pure il prezioso ruolo di guide o comunque di riferimento per quanti si recano là dove essi hanno scelto di trasferirsi. Sono, insomma, Amici Senza Frontiere a tutti gli effetti. Di qui l’idea della nostra Associazione (e grazie al sostegno di Naver Montaggi di Carmelo Cogliandro) di dedicargli questo spazio, per sentirci ancor più vicini nonostante le distanze e magari scoprire altri interessanti punti di vista. In questa ventottesima puntata abbiamo il piacere di ospitare Alessio Ricci, dal 2012 a Houston negli USA.
Ciao Alessio, quale molla ti ha spinto lontano dall’Italia e perché proprio questa città del Texas?
<Già avevo capito l’andazzo economico in Italia e, siccome mia moglie è per metà americana, ho ben pensato di provare ad ottenere la green card e trasferirmi negli USA. Perché Houston? Intanto proprio perché la mamma di Jessica è di qui, quindi avremmo avuto un prezioso appoggio iniziale. Prima di decidere però feci tante ricerche, ed il Texas, per opportunità e qualità della vita, risultò essere tra gli Stati top. Anche il costo della vita e le tasse sono fra i più bassi degli States, non per niente col Covid in molti si stanno spostando qui da altre parti del Paese. Comprese le grosse compagnie, come ad esempio Google, Facebook, Oracle, Tesla, che stanno portandoci le loro imponenti sedi>.
Qual è la tua attuale professione?
<Attualmente lavoro per una società importatrice e distributrice di vini italiani, la Vinifera Import, che è stata una delle prime negli USA ad importarne di alta qualità. Ho cominciato come rappresentante e dopo tre anni circa sono diventato regional manager per il Texas. Mia moglie sta invece per aprire un ristorante, che si chiamerà Concura>.
Hai trovato delle difficoltà iniziali di inserimento?
<Non ho trovato particolari difficoltà all’inizio: Houston, pur essendo la terza città più popolosa del Paese, è ben organizzata. Inoltre, essendoci pochi italiani, sei sempre trattato in modo diverso dagli altri immigrati. Noi non ci rendiamo conto, ma l’Italia, gli italiani ed il made in Italy, sono visti benissimo qui negli USA, soprattutto in posti dove i nostri connazionali non sono molti. E poi c’è una mentalità aperta e tutti possono diventare tutto>.
Cosa ti manca di Fano?
<Di Fano mi mancano chiaramente famiglia e gli amici, ma anche quelle piccole cose che migliorano la qualità della vita. Penso all’usare la bicicletta per raggiungere il centro o semplicemente fare un giro, dato che qui hai sempre bisogno della macchina. Oppure i ritmi diversi, la possibilità’ d’estate di andare in spiaggia tutti i weekend, i paesaggi coi quali sei cresciuto, il fatto che montagna, mare e collina siano tutti vicini>.
Quante volte all’anno ritorni?
<Cerchiamo di tornare una volta all’anno, però con due bambini è difficile anche perché i prezzi per i voli per quattro persone sono abbastanza alti e le ore di viaggio, mettendoci i lunghi scali, sono parecchie. Quando c’è l’opportunità di andare in vacanza ci conviene optare per la costa messicana, che è solamente ad un’ora e mezza di volo da qui>.
Ad un texano o statunitense quali luoghi consiglieresti di visitare nella nostra città?
<Quando un americano texano mi chiede consigli riguardo l’Italia, gli dico sempre di atterrare a Bologna, affittare una macchina e perdersi nella strada verso la nostra affascinante Fano, perché ogni angolo, ogni paesino, ogni scorcio, possono regalare qualcosa a livello paesaggistico, culinario ed altro>.
Quali sono invece i tuoi posti preferiti là?
<Non ho un posto preferito, sinceramente forse perché è da tanto che ci vivo ed oramai mi sono abituato a ciò che mi circonda. All’inizio era tutto una novità, tutto era bellissimo. Magari, se un giorno ritornassimo a vivere a Fano, potremmo fare un’altra intervista e sono sicuro che la nostalgia di Houston me ne farebbe venire in mente anche svariati. Di sicuro qui ci sono due meravigliosi parchi: il Memorial Park ed il Buffalo Bayou Park. Quest’ultimo, dove andiamo spesso a fare dei picnic, è davvero spettacolare col suo verde, le sue tantissime attività all’aria aperta e la vista mozzafiato sullo skyline di downtown>.