Fanum Fortunae 2019 numeri da capogiro per la rievocazione più importante del centro Italia
Numeri da record per l’evento più amato dell’estate fanese che, per una settimana, ha trasformato la città di Fano nell’antica Fanum Fortunae. La Fano dei Cesari 2019, nei 6 giorni della manifestazione, ha cambiato il volto della città con un susseguirsi di 40 appuntamenti inseriti nel programma ufficiale, che hanno animato il centro storico fanese ma anche la zona mare del Lido e di Sassonia. Grande merito per questo totale cambio di volto del centro va ai 400 rievocatori suddivisi tra Simmachia Ellenon e Colonia Iulia Fanestris di Fano (PU), Centuria Picena di Ascoli Piceno LM Vexillatio Covus di Ascoli Piceno, Svodales – Anticae Viae di Roma, Legio I Minervia di Roma, Legio X di Roma, Legio I Italica di Villadose (RO), EPIKA di Ascoli Piceno, Clan Torc Na Moire di Ancona, Legio XIII Gemina di Rimini, Figli del Sole di Reggio Emilia, Legio XII Fulminata di Forlimpopoli, Legio XVI Flavia di Otricoli (TN), Terra Taurina di Torino coordinati e supportati dal grande lavoro dei nostrani Simmachia Ellenon che hanno curato questo aspetto. Il risultato è apparso strabiliante con 4 campi Romani, 1 villaggio celta, 2 accampamento greco, 25 ronde cittadine, 4 giorni di Reenactment e Living History (laboratori e rappresentazioni), 5 battaglie “SCAB”, 1 onagro da guerra e oltre 100 ore di guardie ai campi e 5 popolazioni antiche (Romani, Greci, Celti, Liguri ed Etruschi), 3 dimostrazioni militari, 35 banchi didattici sparsi in tutto il centro storico, 8 artigiani storici, 12 fotografi professionisti del settore Reenactment e Living History e 3 pubblicazioni su riviste di settore Reenactment e Living History. A dare altrettanto valore alla rappresentazione storica è stata poi la vita civile dell’epoca, costruita dal gruppo locale Colonia Ivlia Fanestris con al loro fianco la Legio VIIII di Cupra Marittima, Teuta Senones Pisaurenses e i Gladiatori Ludus Picenus di San Severino Marche, con una fedele e precisa Ricostruzione di una Domus Romana, nella quale per 4 giorni han preso vita musiche e spettacoli uniche ed emozionanti, di un antico Macellum e di una Fullonica, realizzati all’interno delle Logge di San Michele: una ricostruzione unica nel suo genere, anche per la sua location a fianco le mura Romane, e presa d’assalto da tantissimi visitatori. A questi punti civili si è aggiunta la “Casa dei Gladiatori” e una Spa Romana.
Fanum Fortunae – La Fano dei Cesari ha attirato nella zona del Pincio, e del centro storico cittadino, un totale di circa 35mila persone durante i 6 giorni della manifestazione, con la maggior concentrazione ovviamente durante le due giornate finali.
A questo risultato han contribuito gli eventi e spettacoli realizzati nell’Arena del Pincio, che han preso forma e vitalità per ben 4 giornate: protagonisti di questo particolare palcoscenico sono stati anche i bambini, con una fantastica edizione della Fano dei Cesarini, coordinata dall’associazione Noi di Sant’Orso, che ha trovato qui la sua connotazione naturale ed attirato un pubblico inaspettato con centinaia di bambini partecipanti alla giornata.
Elegante la serata di Miss Fanum Fortunae che ha portato sulla passerella 14 giovani ragazze con tanto di acconciatura “alla Ottavia” per l’occasione preparata dai parrucchieri fanesi Alessandro hair stylist e Total Look. Tra gli spettacoli più belli e seguiti dell’Arena del Pincio, vanno menzionati lo spettacolo di apertura “Dal Fuoco al Fuoco” di Toi Ahi eventi, “Roma, Singolare, Femminile” di Pascal La Delfa e “Tra rito e mito – Plutone Dio degli inferi” lo spettacolo della Colonia Ivlia Fanestris. Tutti e tre i momenti sono stati in grado di riempire l’area del Pincio.
La giornata denominata “Pompa Magna”, ovvero quella della domenica, con parata storica di 400 rievocatori, con la dimostrazione di una testudo romana da record attaccata da gruppi celti e macedoni (unica in Italia), con la parata delle Fazioni e con il grande finale della Corsa delle Bighe è stata poi un successo degno delle migliori edizioni, con circa 6000 presenze di pubblico. Un crescendo di emozioni, quindi la settimana di Fanum Fortunae, che ha saputo catalizzare l’attenzione del pubblico fanese, di tanti altri giunti da ogni parte del territorio e di molti turisti.
Di fondamentale importanza anche la collaborazione con la più grande ricostruzione storica sull’antichità di tutta Europa: Les Grand Jeux Romains che si svolge a Nimes in Provenza. Un patto d’amicizia, che ha portato la direzione dell’evento a Fano, a vivere i giorni clou di Fanum Fortunae e che, a sua volta, porterà l’organizzazione fanese a partecipare all’evento francese. Uno patto di grande importanza che suggella la grandezza della Fano dei Cesari e che apre le porte a grandi collaborazioni per il futuro. La direttrice dell’Arena di Nimes e coordinatrice dell’evento Valerie Espin e il professore universitario e presentatore della manifestazione, Eric Dars, hanno avuto occasione di presentare i Grandi Giochi Romani durante la parata della domenica e gli organizzatori dell’evento fanese avranno occasione di parlare di Fanum Fortunae durante l’evento di Nimes
Di rilievo anche l’aspetto culturale della manifestazione con tanti appuntamenti per conoscere le origini della città di Fano, in primis la serata Vitruviana a cura del Centro Studi Vitruviani con la professoressa Daniela Amadei e Paolo Clini. Tra gli appuntamenti culturali anche Otiavitia. Usanze, costumi e personaggi dell’antica Roma con Giovanni Brizzi e Lorenzo Perilli, coordinati da Agnese Giacomoni. Il lunedì invece, subito dopo l’accensione del braciere, è stata la volta del videomapping “Vitruvio, un eroe inconsapevole”, spettacolare lavoro di Henry Secchiaroli proiettato direttamente sull’arco d’Augusto. Regista che ha fatto anche da supporto scenografico alla Proloco di Fano per la realizzazione dell’evento.
La partecipazione della gente è stata poi la variabile che ha determinato di più il successo dell’evento. A partire dai tanti commercianti del centro storico che si sono impegnati negli allestimenti della propria attività. Grandissimo anche il lavoro svolto dall’artista Claudio Pacifici che ha reso il centro città ancor più bello ed elegante. Partecipazione assoluta anche dei cittadini fanesi che, soprattutto nelle giornate di venerdì, sabato e domenica, si sono vestiti in massa in abiti romani, contribuendo a creare un ambiente unico nel centro città. Grandissimo il lavoro delle 4 fazioni, Volpe, Lupo, Delfino e Cinghiale che sono riuscite a formare una parata storica con oltre 1200 figuranti, coordinate dall’ottimo lavoro di Danilo Filipponi.
Grandi risultati ottenuti anche dai social network legati all’evento. La pagina Facebook “Fanum Fortunae – La Fano dei Cesari”, ha fatto un balzo in avanti con + 1238 follower in una sola settimana. I post realizzati durante l’evento sono stati condivisi circa 6000 volte e hanno fatto registrare 92.000 interazioni. Sono state 142.491 invece le visualizzazioni ai video, comprese quelle per i 240 minuti di dirette realizzate. Post, video e dirette hanno fatto totalizzare 194.000 persone raggiunte.
Fanum Fortunae – La Fano dei Cesari si è inserita di diritto tra le rievocazioni più importanti d’Italia, tanto da essere celebrata anche dai media nazionali con ben 3 servizi su Rai 1 nelle trasmissioni “Tutto Chiaro”, “La vita in diretta” e “Linea Blu” che andrà in onda il 3 agosto. Le troupe hanno effettuato diversi giorni di riprese e realizzato nei primi 2 casi, splendidi servizi che hanno dato lustro la città e la manifestazione. Promozione importantissima, che riporta anche il nome di Fano all’attenzione di tutta Italia. Attenzione anche su testate giornalistiche nazionali, come il sito di Sky Tg 24 e Qn Nazionale. L’evento, organizzato dall’amministrazione comunale, dalla Proloco con la collaborazione di Colonia Iulia Fanestris, Simmachia Ellenon, associazione Noi di Sant’Orso e la “Città del Sole” con Domenico Alfano, e con il supporto di Henry Secchiaroli, di Agnese Giacomoni, della Regione Marche e la coordinazione della comunicazione di Comunica Srl, tornerà per l’edizione 2020 il prossimo luglio.