A proposito della bomba trovata a Fano …
di Alessandro Federici
Verso le ore 9 del 13 marzo 2018 viene segnalata una grossa bomba rinvenuta nel cantiere ASET in viale Ruggeri nella spiaggia di Sassonia. La bomba di fabbricazione inglese contenente 150 Kg. di tritolo è stata successivamente trasportata e fatta esplodere in mare aperto il 19 marzo dagli artificieri della Marina Militare e del Genio dell’esercito alle ore 11,15 allo scadere delle 144 ore, termine del probabile innesto chimico. La potente bomba molto probabilmente fu sganciata il 15 aprile 1944 da aerei della R.A.F. come ci ricorda il fanese Giuseppe Perugini nel suo diario stampato nel 1949 dal titolo “FANO E LA SECONDA GUERRA MONDIALE” dove ci racconta che “…il giorno 15 aprile una formazione di 18 velivoli, dalle ore 15,20 alle ore 16,40 sferrano, in tre ondate, un poderoso bombardamento con il lancio di una sessantina di bombe. Questa azione è stata per Fano, finora, la più potente e quindi la più disastrosa. L’azione colpisce le seguenti località: la spiaggia di Sottamonte (Sassonia, zona v. Ruggeri), i molini Albani, il mattatoio comunale e molte altre bombe cadono nei paraggi di Borgo Metauro e del campo sportivo. Alcune bombe non esplodono subito; quelle inesplose, nei giorni successivi, continuano ad esplodere fra la trepidazione e lo spavento di quelli che, titubanti, non si sono decisi a sfollare. Triste bilancio dell’infausta giornata: cinque morti e sette feriti. In questa stessa azione di bombardamento viene centrato, con assordante fragore, il gasometro per cui a Fano d’ora in poi mancherà l’erogazione del gas…” L’interessante diario l’autore lo dedica a tutti i fanesi caduti in qualunque tempo ed in qualunque luogo. Il primo sindaco di Fano eletto democraticamente dopo la guerra, Silvio Battistelli, ricorda Giuseppe Perugini con queste parole: “…Il suo lavoro ‘FANO E LA SECONDA GUERRA MONDIALE’ risulta diligente ed accurato da incontrare un generale favore, mi è grato pertanto esprimerLe il più vivo compiacimento di questa Amministrazione Comunale per la Sua nobile fatica nell’intento di consacrare alla storia le vicende della nostra città duramente provata nel recente conflitto mondiale”.