Al Salone del biologico in corso a Bologna, la cooperativa marchigiana Cooperativa Agricola Gino Girolomoni premiata per la pasta prodotta con varietà di grano duro Cappelli
GIROLOMONI AL SANA: “la sostenibilità del packaging va affrontata a livello di sistema”
Il presidente Giovanni Girolomoni è intervenuto oggi al convegno sul tema.
“Credo che il tema della sostenibilità del packaging vada affrontato a livello di sistema, invece la sensazione è che il peso di questa necessaria transizione sia solo di chi mette sul mercato il prodotto. In questo momento i singoli operatori, e in particolare quelli del bio, possono fare solo una cosa: scegliere il pack attualmente più virtuoso dal punto di vista ambientale e comunicare nel modo giusto evitando il greenwashing, un’operazione che ritengo più grave rispetto al non aver ancora trovato una soluzione di pack più sostenibile”.
Questo il pensiero di Giovanni Battista Girolomoni, (nella foto) presidente della Cooperativa Agricola Gino Girolomoni, intervenuto oggi al Sana, il Salone del biologico in corso a Bologna Fiere, in occasione del convegno “Rivoluzione bio – food: packaging & bio”.
La Girolomoni, realtà di spicco nel panorama del biologico e in particolare nella produzione della pasta, è stata scelta come case history su questo tema per il suo impegno sul terreno della sostenibilità. Al Sana la Cooperativa, che quest’anno festeggia i 50 anni di attività, ha infatti presentato il nuovo packaging riciclabile al 100%. Il risultato di un lungo percorso intrapreso per individuare la soluzione migliore, come ha sottolineato Girolomoni: “Nell’eliminare la plastica abbiamo voluto evitare scorciatoie che potevano apparire magari migliori all’occhio del consumatore, ma che nella realtà non erano ottimali per l’ambiente, soprattutto da un punto di vista dell’effettiva riciclabilità del prodotto”.
Per la gamma di grano duro Girolomoni è confezionata in bobina in carta, ottenuta da foreste gestite in maniera responsabile, certificata per la riciclabilità in classe «A» Aticelca; gli inchiostri sono a base acqua e le lacche termosaldanti sono a base acqua e prive di solventi. La gamma “Grani di una volta” è confezionata in sacchetti realizzati con carta da foreste gestite in maniera responsabile e con finestra in pellicola di cellulosa (Natureflex) facilmente separabile e differenziabile nell’umido (home compost).
Al Sana la Cooperativa Girolomoni ha inoltre ricevuto il premio per il miglior prodotto di pasta secca lanciato nell’ultimo anno, grazie alle due novità prodotte con la varietà di grano duro Cappelli (linguine e strozzapreti). La targa del premio BIO AWARDS 2021, promosso da Bio&Consumi e assegnato da una giuria di settore, è stata ritirata dal direttore generale Gian Luca Bettarelli. Il progetto di valorizzazione della varietà Cappelli è stato sviluppato in collaborazione con NaturaSì, leader nella distribuzione di prodotti biologici in Italia, una sinergia incentrata anche su aspetti di informazione e sensibilizzazione al consumatore.
Estesa sulla collina di Isola del Piano (Pu), la Gino Girolomoni è una cooperativa agricola impegnata nella produzione e commercializzazione di prodotti da agricoltura biologica. L’attività principale è nella produzione della pasta: il modello “dal seme al piatto”, con una intera filiera votata al biologico costruita in 50 anni di lavoro, rende la Girolomoni un caso unico in Italia e in Europa. Erede dell’esperienza straordinaria di Gino Girolomoni, da molti considerato padre del movimento biologico in Italia, che avviò la sua attività pioneristica nel 1971, la nuova generazione prosegue questa storia affascinante fatta di rispetto per la terra, valorizzazione del lavoro e promozione dell’agricoltura sostenibile.
La cooperativa conta 30 soci e 70 dipendenti, e coinvolge nella filiera 400 aziende agricole attraverso la cooperativa Montebello. Il sito produttivo comprende 80 ettari coltivati e lo stabilimento, alimentato ad energia rinnovabile, con mulino, past
ificio e magazzini. L’estero è il mercato principale: Girolomoni esporta oggi in 30 paesi, fra cui i principali sono: Francia, Germania, USA, Spagna, Australia e Giappone.
La cooperativa è parte dell’ “ecosistema Girolomoni”, che comprende anche la Fondazione Girolomoni per la cultura, la cooperativa Montebello per l’agricoltura, l’agriturismo per l’accoglienza e il Consorzio Marche Biologiche per promuovere l’approccio di filiera e la necessità di fare rete. www.girolomoni.it