ANCORA SUL SANTA CROCE

Mentre il Sindaco Seri si affanna a trovare scuse per attaccare i vertici del governo regionale, nella stessa giornata Lucia Tarsi, consigliere comunale FdI di Fano, e Loretta Manocchi, coordinatrice Circolo FdI di Fano, hanno incontrato la Presidente della Commissione Sanità, consigliere regionale Elena Leonardi, e il consigliere regionale Nicola Baiocchi, componente della stessa commissione Sanità; un incontro organizzato proprio per parlare delle prospettive dell’Ospedale Santa Croce che, come è ormai chiaro a tutti, è solo grazie al cambio di governo regionale che può continuare ad esistere.

Le parole di Seri sono particolarmente imbarazzanti, e risultano persino offensive agli occhi di chi, come noi, ha condotto per anni la battaglia in difesa del nostro Ospedale; forse Seri dimentica di aver firmato il Protocollo Sanità con il suo sodale Ceriscioli, forse dimentica che, grazie a quel protocollo, l’Ospedale di Fano era destinato a diventare un poliambulatorio, forse dimentica che 20 anni di politica sanitaria del PD hanno spolpato la sanità provinciale. Quante volte abbiamo chiesto al Sindaco Seri di battere i pugni sul tavolo di Ceriscioli, per difendere almeno la dignità della terza città delle marche? Con l’atteggiamento attendista che lo contraddistingue, Seri ha perso 7 anni senza prendere neanche una posizione in difesa della città che governa, e ora annuncia di voler andare a battere i pugni …. sul tavolo sbagliato!!

Dalle sue parole e soprattutto dai toni si comprende quanto il Sindaco Seri sia in difficoltà, messo all’angolo dalla sua stessa maggioranza sui temi che più scottano in città. Cerca forse una rivalsa, spostando l’attenzione dalle sue colpe e distogliendo l’attenzione dei fanesi dagli ulteriori suoi imminenti fallimenti. Peccato per lui che, come ci piace ricordare, noi Fanesi non siamo fessi.

A meno che non sia tutto un teatrino, messo in piedi per fingersi fedele alleato del Pd, uno stratagemma di Seri per riacquistare credito presso il partito di maggioranza del centrosinistra; se così fosse, si tratterebbe di una squallida speculazione politica costruita per motivi strettamente personali, che non avrebbe niente a che fare con il “bene della città”; una operazione doppiamente esecrabile, e molto offensiva nei confronti di tutta la città.

A questo punto il sindaco Seri dovrebbe trarne le dovute conseguenze: la sua maggioranza non c’è più, sette anni di governo della città dimostrano oggi tutta l’inconsistenza del suo piano politico, e non saranno le sceneggiate di fronte alla stampa che salveranno la nostra città dal declino e dalla palude in cui la sua maggioranza l’ha fatta sprofondare.

Almeno per dignità, Seri dovrebbe rassegnare subito le proprie dimissioni.

TARSI LUCIA – PIERPAOLI GIUSEPPE

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