Aset Spa, il presidente Reginelli si congeda: “Lascio una società solida e innovativa, ora la sfida delle nuove gare”

In sette anni dividendi per 14 milioni. Di 68,5 milioni il totale degli investimenti effettuati

“Non si tratta di ciò che ho fatto io, ma di cosa ha fatto Aset Spa in questi sette anni in cui ne sono stato il presidente”. Ha esordito così Paolo Reginelli – prossimo a lasciare la presidenza della società dei servizi – evidenziando da subito la collegialità del lavoro svolto e riconoscendo l’importante ruolo di dirigenti e personale. Parole che Reginelli ha pronunciato durante la sua ultima conferenza stampa, svoltasi martedì mattina alla presenza del sindaco Luca Serfilippi e della vicesindaca Loretta Manocchi.

“Vi sfido a trovare altre partecipate con questa solidità economica”, ha proseguito il presidente uscente elencando una serie di dati. Tra il 2017 e il 2023 ammontano infatti a 14 milioni di euro i dividendi distribuiti tra tutti i comuni soci, di cui 9,5 milioni destinati al Comune di Fano. Il valore di produzione è cresciuto da 49,8 a 58,7 milioni. Significativo il patrimonio netto, aumentato da poco più di 33 a 69 milioni.

Ben 68,5 sono invece stati i milioni investiti, di cui 20 soltanto nell’ultimo anno. Per il servizio idrico integrato ha ricordato la creazione di nuovi scolmatori e della vasca di prima pioggia che ha visto Aset Spa capofila di un progetto che ha coinvolto anche città come Zara e Spalato. Degni di nota anche i laboratori certificati, senza dimenticare la riqualificazione dei depuratori di Ponte Sasso e Marotta di Mondolfo (in attesa di quello di Ponte Metauro). “Non meno importante – ha precisato il presidente – è la telelettura dei contatori che verrà ultimata entro l’anno, che consente di monitorare i consumi, di riscontrare tempestivamente eventuali perdite e di eliminare il problema delle maxi-bollette”.

Altrettanto cruciale il lavoro svolto nell’ambito dell’igiene ambientale. “Non è banale aver raggiunto la soglia del 75% di raccolta differenziata”, ha precisato Reginelli, orgoglioso anche della politica messa in atto in merito ai Crd. “Istituire nuovi Centro di Raccolta – ha detto – non comporta una distribuzione dei conferimenti tra le varie sedi, bensì un aumento. Gli utenti hanno una sensibilità ecologica ormai radicata, e più li faciliti più si agevolano le buone pratiche”. Anche per questo sono già in fase avanzata le trattative per aprire un nuovo Crd a Fossombrone. Sempre sul fronte dell’igiene ambientale, Reginelli rivendica un confronto continuo con le categorie, per la pulizia delle spiagge e non solo.

In merito alle farmacie il presidente ha posto l’accento sul significativo aumento del fatturato, sugli investimenti nella telemedicina, sull’adozione di nuove modalità operative e sul rapporto sempre più stretto tra farmacisti e utenti. Una vicinanza messa ancora più in evidenza dalla pandemia, e rafforzata da una serie di nuovi servizi che consentono ai farmacisti di rappresentare un’alternativa al sistema sanitario tradizionale.

Il ‘Full Led’ rappresenta invece il cuore degli investimenti effettuati in quanto a illuminazione pubblica, con la graduale sostituzione di tutte le lampade nel territorio fanese per un risparmio dei consumi fino al 40%. Non da meno sono i due impianti da due megawatt in fase di progettazione.

Il rinnovo dei contratti con Senigallia e Jesi per quanto riguarda i bollini verdi rappresenta poi un’altra prova dell’apertura e della capacità di dialogo di Aset Spa. Il presidente ritiene che occorra invece una nuova visione per la gestione del verde pubblico. “Si dovrà anche pensare ad altri tipi di piante – ha continuato -, meno esigenti in quanto a consumo di acqua, una risorsa sempre più scarsa”.

Un approccio diverso sarebbe utile anche in tema di soste a pagamento. “Servono strategie a lungo termine – ha detto Reginelli -, e non decisioni dettate dal momento. Bene l’ascolto dei cittadini, ma occorre più coraggio, come già dimostrano di avere altre città”.

La più grande raccomandazione di Reginelli è però legata alla dimensione della società dei servizi. “Siamo piccoli ma belli – ha dichiarato -, questo però ci limita in quanto a gare e reperimento delle risorse. Per il Pnrr non ci siamo neppure potuti presentare, perché la soglia minima era di 100mila utenti”. Un argomento delicato e attuale, date le prossime importanti gare di affidamento: l’idrico a fine 2028 e l’igiene ambientale a fine 2030. Reginelli auspica che chi lo sostituirà si impegni a trattare con tutti per creare partnership vincenti in un mercato sempre più competitivo. Competizione e concorrenza sono sempre più le parole-chiave imposte dal quadro normativo europeo, che rendono sempre più macchinoso il conferimento dei servizi in house. Nuove strategie, a detta del presidente, devono riguardare il rapporto con Aes gas, di cui si devono nominare i vertici.

“Vorrei sottolineare – ha concluso Reginelli – che Aset Spa non è un mezzo ma una risorsa. Negli ultimi dieci anni molte cose sono cambiate, ma è fondamentale mantenere una certa autonomia. Auspico anche un ascolto costante dei dirigenti, un patrimonio da tutelare, persone che spesso si portano anche il lavoro a casa”.

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