FANUM FORTUNAE – ALLA SCOPERTA DI VITRUVIO

Era il 2009 quando Henry Secchiaroli è l’amico e collega Andrea Giomaro pensano alla realizzazione di un docufilm sulla

Fano Romana all’epoca di Cesare Ottaviano Augusto (Fanum Fortunae/Colonia Ivlia Fanestris), andando alla scoperta di un personaggio chiave della storia dell’architettura di cui purtroppo poco si conosce: Marco Vitruvio Pollione. Il nostro scopo principale, oltre ad indagare è scoprire le tracce del trattatista romano a Fano attraverso il suo “De Architectura”, è quello di restituire in modo definitivo l’identità storico/romana alla città. Finalmente nel 2018 grazie al sostegno di Regione Marche – 2020 FesrMarche, Fondazione Marche Cultura, Marche Film Commission, Comune di Fano, Banca di Credito Cooperativo di Fano, Centro Studio Vitruviani, Associazione Colonia Ivlia Fanestris, Proloco Fanum Fortunae e con il lavoro dei partners Comunica srl e CNA Cinema e Audiovisivo Marche, siamo riusciti, come Hego Film srls, ad iniziare quest’opera

documentaristica importantissima. Un documentario che farà risorgere l’epoca romana della città di Fano attraverso testimonianze tecnico-scientifiche e una sorprendente ricostruzione storica in forma di fiction, in cui Marco Vitruvio Pollione, padre dell’architettura e progettista della basilica giudiziaria di Fano, troverà volto e parola attraverso l’interpretazione dell’attore senigalliese Mauro Pierfederici.

Innovative applicazioni tecnologiche in alta definizione coinvolgeranno molte professionalità del settore, così come le consapevolezze storiche che emergeranno da questo progetto di ricerca documentaristica, apriranno nuovi canali da quello esplorativo a quello didattico. Senza dubbio un viaggio misterioso e affascinante che passa attraverso le testimonianze del comitato Scientifico del Centro studi Vitruviani (nella foto sotto): Prof. Paolo Clini, Prof. Francesco Paolo Di Teodoro, Prof. Mario Luni, Prof. Pierre Gros, Prof.ssa Ingrid Rowland, Prof. Howard Burns, Prof. Oscar Mei. Riscopriremo il passato architettonico di un territorio e l’origine antropologica e culturale di una comunità, scavando nelle menti dei costruttori e dei

governatori, tramite i siti e i resti archeologici di Fano che possiede la maggior cinta muraria conservata dopo Roma e dai monumenti databili in maniera incontrovertibile (Murum dedit), riscoperta di un’identità comune che è, di riflesso, del mondo intero. Il docufilm infatti intende proporre le teorie di studiosi e storici affermati, in merito alla nascita e crescita di Fano, stimolando e confezionando un confronto dialettico sulla sua storia. In questo contesto si inserisce la tanto contrastata questione vitruviana che da anni infiamma il dibattito scientifico e che rappresenta il puntonevralgico intorno al quale si sviluppa il percorso didattico del film. Gli studi costituiranno quindi la traccia luminosa per la ricostruzione cinematografica di una realtà tanto lontana quanto aderente alle orme dell’incontenibile passaggio dei Romani sul territorio. Senigallia, Rimini, Pesaro e la strada consolare

Flaminia furono tra le prime fondazioni romane. Era il 223 a.C. quando la Flaminia fu resa stabile e sarà questa strada, insieme ai più importanti resti archeologici, a decretare il percorso creativo del documentario, tra ciak in studio e riprese in location. Il regista Henry Secchiaroli co-autore delle sceneggiatura insieme a Pietro Conversano e Federica Biondi coadiuvati dal responsabile scientifico Prof. Paolo Clini, decidono di adottare un taglio dinamico e sensibile, capace di coinvolgere utenti

di ogni età, potente e innovativo come il linguaggio che contraddistingue le produzioni di emittenti internazionali come SKY, NETFLIX e BBC, che hanno stabilito di fatto un punto di riferimento nell’arte della produzione televisiva a scopo didattico e divulgativo.

Il racconto parte con un Vitruvio, ingegnere militare nelle truppe cesariane che stanco di morte e distruzione, viene convocato dall’imperatore Cesare Ottaviano Augusto che gli propone, alla fine della sua carriera, di riformare l’urbanistica politico-amministrativa delle colonie romane soprattutto nell’Italia centro-settentrionale. L’incontro avviene anche con il favore di Ottavia, sorellastra maggiore dell’imperatore che sembra avere un particolare interesse per il trattatista. La licenza poetica ci da ad immaginare che questo incontro sia avvenuto alle porte di Fanum Fortunae, la Colonia Julia Fanestris, come riporta un brano dettagliato del suo “De Architectura”, dove l’ormai vecchio trattatista latino ricorda di aver progettato, concepito e curato la costruzione di una basilica giudiziaria purtroppo ancora mai trovata, ma l’indagine scientifica del docufilm ci porterà sempre di più a sostenere che il trattatista Marco Vitruvio Pollione non solo provenga da Fanum Fortunae, ma che abbia realizzato, oltre la basilica giudiziaria, anche l’Arco d’Augusto, le mura, il teatro e il foro della città della Fortuna e che è no

 

to che il suo trattato abbia influenzato maestri dell’architettura del mondo Occidentale dal rinascimento ad oggi, come, per citarne alcuni, Leonardo Da Vinci, Raffaello Sanzio, Andrea Palladio e molti altri. Nel Cast Artistico oltre a Mauro Pierfederici che interpreta Marco Vitruvio Pollione ci sono Riccardo Leonelli che interpreta Cesare Ottaviano Augusto, Francesca Di Modugno che interpreta Ottavia Maggiore, Fabrizio Bartolucci che interpreta Il senatore Sempronio, Giorgio Donini che interpreta il senatore Caio, Sandro Fabiani che interpreta Alexis il servo dell’imperatore, mentre i figuranti e le ricostruzioni scenografiche oltre alla consulenza per la realizzazione di alcuni costumi di epoca romana sono dell’Associazione Colonia Ivlia Fanestris. Nelle scene girate invece in Epoca rinascimentale intorno al 1492 abbiamo Leonardo Da Vinci interpretato da Filippo Quintini, Francesco Di Giorgio Martini interpretato da Antonio Lovascio, Raffaello Sanzio Interpretato da Enrico Spelta, Fabio Calvo interpretato da Claudio Tombini e Il Bramante interpretato da Marco Florio. Nel cast Tecnico invece abbiamo la bravissima Maria Letizia Della Felice alla realizzazione dei costumi dei personaggi principali, Michele Mucciacito alle Musiche, Michela Ricciarini al trucco assistita da Alice Tamburini, Luca Germano al Parrucco, Michele Falasconi per gli effetti speciali in 3d, Marco Dardari alla macchina da presa, Tomas e Simone Lunghi assistenti operatori, Michele Conti al suono in presa diretta, Lino Sabia alla riproduzione dei documenti storici, Lo studio Grafico Zaccone e Guerra per la grafica del Manifesto e del logo, Denis Casarsa e Katia Maldoni alla documentazione del dietro le quinte, Nicola Anselmi come Assistente di produzione, Emanuela Giorgi aiuto regia ed infine Donato Luigi Martorelli assistente alla regia.

Per la realizzazione della fiction doveroso è il ringraziamento al Vivaio Uguccioni di Fano che ci ha permesso di ricostruire il campo romano all’interno della propria tenuta, la Protezione civile E. Mattei per l’aiuto logistico, le spiagge Lido 2 e 3 per la realizzazione di alcune scene in spiaggia ed infine un ringraziamento speciale alla Biblioteca Federiciana che ci ha permesso di girare dentro la Magnifica “Sala dei Globi”. Le riprese non sono ancora finite proseguiranno fino a fine gennaio prossimamente la troupe si sposterà a Vicenza e poi a Senigallia negli interni del Castello Sforzesco per alcune scene con Raffaello Sanzio. Info sulla pagina ufficiale di Facebook “Fanum Fortunae – Docufiction” oppure su www.hegofilm.com.

Potrebbero interessarti anche...