L’Ambito Sociale 6 tra i più virtuosi della Regione Marche
Con 207 mila euro viene premiato il livello di assistenza sociale su tutti i 9 comuni. Tinti: “Grande lavoro grazie a tutti i sindaci che credono in questo percorso condiviso”
L’Ambito Sociale 6 riceve 207 mila euro dal Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali per il potenziamento dei Servizi Sociali. Meglio dell’ATS6, composto da 9 Comuni, ha fatto solo l’Ambito di Ancona, che però beneficia del fatto che la propria area di competenza coincide con il perimetro territoriale del Comune. Una cifra significativa per l’Ambito 6, di cui Fano è capofila, che sottolinea gli elevati standard qualitativi dei servizi erogati. Nello specifico, la legge di Bilancio dello Stato per il 2021 prendeva come riferimento il rapporto tra assistenti sociali e popolazione che è considerato un fondamentale livello essenziale di assistenza sociale (LIVEAS) da garantire nei comuni di riferimento. Questo rapporto nell’ATS6 si attesta oggi a 1 ogni 4500 abitanti, il secondo migliore di tutta la Regione Marche tra soli 8 Ambiti finanziati su 23. Va precisato che la suddetta legge attribuiva ad ogni Ambito un contributo di 40.000 euro annui, se il rapporto di assistenti sociali assunti a tempo pieno e indeterminato era eccedente 1 ogni 6500 residenti, fino al raggiungimento di 1 a 5000. Il contributo scendeva, invece, a 20.000 annui per 1 assistente sociale assunto a tempo pieno e indeterminato ogni 5.000, fino al raggiungimento del rapporto 1 a 4.000. Il risultato raggiunto con l’ottenimento di queste risorse strutturali fino al 2030, provenienti dal “Fondo per la Lotta alla Povertà e all’Esclusione Sociale” concede all’Ambito la possibilità di investirle nei settori che ritiene più strategici senza vincoli di spesa.
“Il nuovo cammino di gestione associata – afferma il Presidente dell’ATS6 Dimitri Tinti – condiviso e intrapreso con i 9 sindaci ha permesso un forte investimento su tutto il territorio da parte del Comune di Fano che, grazie alla delega piena ricevuta per la funzione sociale, sta elevando la qualità dei servizi con interventi omogenei e appropriati su tutto il perimetro di riferimento dell’Ambito.
Il servizio sociale associato, con una presenza capillare di assistenti sociali su tutti i Comuni, consente di accogliere in modo più professionale e articolato i bisogni così da accompagnare i soggetti più fragili, insieme alle proprie famiglie, verso l’autonomia con percorsi di inclusione sociale. Questa visione diventerà un sistema ancor più efficace e diffuso con il nuovo modello organizzativo che andremo insieme a costituire per l’Ambito che più sarà snello e più sarà capace di produrre risultati ancor più incisivi e adeguati al contesto sociale in cui ci troveremo”.
“Da gennaio 2020 – chiosa la coordinatrice dell’ambito, Roberta Galdenzi -, ovvero da quando è in vigore la nuova convenzione dell’ATS6, abbiamo potenziato e ulteriormente qualificato il servizio sociale professionale: si è passati da 18 a 21 assistenti sociali alla data odierna che si occupano, tra l’altro, di accogliere e gestire la presa in carico di numerose situazioni vulnerabili, all’interno di un processo di sostegno integrato con la rete degli altri Servizi Territoriali in cui sono presenti enti, associazioni, mondo della scuola e della sanità. Questo, inoltre, ha attribuito organicità agli Uffici di Promozione Sociale (UPS), presenti in tutti i 9 Comuni, creando le condizioni per realizzare il ‘Punto Unico d’Accesso (P.U.A)’ nei Comuni di Fano, Mondavio, Mondolfo, Pergola nel segno di una vera integrazione tra sociale e sanità”.