QUARTO KO PER L’ALMA, CHE COL MANTOVA REAGISCE DOPO AVER REGALATO DUE GOL E MALEDICE I QUATTRO PALI COLPITI

ALMA JUVENTUS FANO-MANTOVA 1-2

ALMA JUVENTUS FANO (4-3-1-2): Meli; Cargnelutti (16’st Sarli), Di Sabatino, Zigrossi (25’st Bruno), Rillo (1’st Monti); Paolini, Amadio (42’st Marino), Parlati (1’st Ferrara); Carpani; Barbuti, Baldini. A disp.: Viscovo, Santarelli, Isacco, De Vito, Scimia, Longo, Nepi. All.: Alessandrini.

MANTOVA (4-3-3): Tozzo; Bianchi, Checchi, Milillo, Zanandrea; Di Molfetta (16’st Saveljevs), Zibert (34’st Mazza), Gerbaudo (10’st Militari); Vano, Ganz (10’st Cortesi), Cheddira (10’st Zappa). A disp: Bertolotti, R. Tosi, Silvestro, Rosso, F. Tosi, Esposito. All.: Troise.

ARBITRO: Marotta di Sapri.

RETI: 2’pt Di Molfetta (M), 26’pt Ganz (M), 44’st Paolini (A).

NOTE: ammoniti Zigrossi, Parlati, Zanandrea, Zibert, Carpani, Mazza; angoli 9-1; recupero 1’+4’; spettatori 140 circa.

E’ una quarta sconfitta consecutiva che ha dell’incredibile quella rimediata dall’Alma contro il Mantova, che si ritrova sul 2-0 per altrettante dissennate sbandate dei granata e poi anche con l’aiuto della dea bendata ne sventa la meritata rimonta. La squadra di Alessandrini centra infatti ben quattro legni, il primo dei quali sullo 0-1 e l’ultimo sull’1-2. Ammirevole il secondo tempo dei fanesi, che però al terzo impegno in otto giorni incassano un altro ko rimanendo inguaiati nelle sabbie mobili della classifica. Ospiti già in vantaggio al 2’ con Di Molfetta, innescato dal lancio in profondità di Ganz e letale col suo destro ad incrociare. Al 10’ l’occasionissima per pareggiare capita sui piedi di Barbuti, al rientro seppur non al meglio per il trauma cervicale subito con la Samb. Rimesso in gioco da un tentativo di rinvio di Checchi sulla sponda di Baldini, scavalca con un tocco sotto il portiere Tozzo maledicendo il palo sulla successiva conclusione disturbata da Bianchi. L’Alma è generosa quanto arruffona nella reazione allo svantaggio, mentre i virgiliani al secondo affondo raddoppiano. Al minuto 26 Zibert fionda verso Vano, sul quale Meli esce a vuoto lasciando la porta spalancata a Ganz. Al 37’ per un pallone sanguinoso perso si rischia di prendere anche lo 0-3 da Vano, impreciso in diagonale sull’assist di Cheddira. Al ritorno dagli spogliatoi mister Alessandrini varia assetto ed un paio di interpreti, passando al 4-4-2 con l’ingresso di Monti e Ferrara per Rillo e Parlati. Pure il piglio è differente, così al 2’ la gran girata di Ferrara dà l’illusione ottica del gol uscendo di un soffio ed al 3’ la caparbia discesa di Baldini semina panico sebbene frutti solo un corner. Quindi è di nuovo il montante all’8’ a negare la rete ai granata, in questo caso in coda ad uno slalom di Ferrara. Al 17’ chance anche per Amadio, che dal limite tira tra le braccia di Tozzo il pallone lavorato per lui da Carpani. Ferrara ancora poco fortunato alla mezzora, quando su schema da punizione calcia fuori di un’inezia. Un po’ più largo il tacco volante di Paolini, al 34’ sull’angolo di Ferrara. A ribadire che non è proprio giornata il terzo montante dei fanesi, al 37’ con Barbuti. Al 40’ proteste per un presunto braccio galeotto in area mantovana di Bianchi, oppostosi al tiro-cross di Sarli. Carambola vincente invece al 44’, sulla splendida fucilata di Paolini che riaccende le speranze dei fanesi. Il finale è un furibondo assedio, con Milillo che al 48’ argina in extremis Carpani ed il palo che al 49’ ricaccia via la sventola di Sarli. Inutile dire che domenica prossima a Ravenna (i giallorosso sono stati battuti oggi 3-0 a Salò dalla Feralpi e sono quintultimi a +3 dal Fano) bisognerà dare continuità alla prestazione offerta nella seconda frazione, all’altezza della situazione sia sul piano tecnico che temperamentale. Individuando anche qualche correttivo per la fase difensiva, perché non si possono regalare gol così.

 

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